STORIA

La Parrocchia della Beata Maria Vergine del Carmelo, eretta in Santa Marinella nel 1949, venne affidata ai Padri Carmelitani della Provincia Romana nel 1953, grazie all’opera del carmelitano P. Lorenzo van den Eerenbeemt, fondatore a Santa Marinella con la Madre Curcio, delle Suore missionarie Carmelitane di Santa Teresa del Bambin Gesù.

L’attuale convento fu incorporato nel 1954. Con il generoso contributo di benefattori, parrocchiani e villeggianti, sono stati possibili restauri ed abbellimenti, sia nella chiesa parrocchiale, sia in quella succursale del Rosario.

I religiosi carmelitani assistono spiritualmente le suore carmelitane ivi presenti, garantendo la loro assistenza pastorale a tutta la cittadina, che festeggia con solennità la festa del Carmine l’ultima domenica di Luglio.

La Chiesa nacque come Chiesa della Madonna delle Vittorie, fu benedetta dal cardinale Antonio Vico – Vescovo di Porto e Santa Rufina- il 14 Luglio 1923 ed eretta a Vicaria Curata il 13 Febbraio 1930.

Il decreto di istituzione come Parrocchia della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo è firmato dal cardinale Eugenio Tisserant il 30 ottobre 1949. La parrocchia svolse allora una funzione rilevante nell’accogliere e assiemare culture di comune matrice cristiana, ma sostanzialmente diverse.

Bisogna riconoscere la fortuna della parrocchia di poter contare nel proprio territorio sulla presenza di consistenti congregazioni religiose che svolgono un ruolo eccezionale specialmente nel settore della catechesi e dell’assistenza agli anziani, malati, disabili, ispirate a Madre Maria Crocifissa (suore carmelitane) a Madre Colomba (Suore benedettine), a Padre Ildebrando (Suore benedettine del S. Volto e Regina Caelorum), al Beato G. Cusmano (Suore serve dei poveri).

DAGLI ANNI ’50 AGLI ANNI ’70

Uno degli eventi più rilevanti del 1950 è la Peregrinatio Mariae (17-20 Febbraio) svolta in un clima di vera apoteosi popolare. L’insediamento formale del parroco Padre Lorenzo avviene il 16 Luglio in occasione di Comunione e Cresima alla presenza del Card. Tisserant.

Il 1951 registra nel mese di Luglio la Visita Pastorale del ard. Tisserant. Nell’Ottobre 1952 Padre Lorenzo lascia la parrocchia al nuovo parroco, Padre Nazareno Mauri. Nell’occasione avviene anche il passaggio formale della parrocchianelle mani dei Padri Carmelitani.

Nel 1953 è canonicamente eretta la casa e la comunità, formata da soli religiosi, Padre Nazareno, Padre Anastasio, Fra Valentino, chiamata Convento del Carmine, di cui è nominato primo Priore Padre Nazareno. Nel mese di Giugno giunge a far parte della comunità Padre Serafino proveniente dal Convento di Bologna.

Il 1954 è l’anno mariano. Anche la parrocchia dedica grande spazio alle celebrazioni, con cerimonie varie ed una Peregrinatio Mariae. Nel mese di Luglio si insedia formalmente il nuovo e primo parroco carmelitano alla presenza del Card. Tisserant. Nel 1955 viene introdotta la Festa del parroco in occasione della domenica del Buon Pastore (24 Aprile)., che trova spazio anche nel 1956 quando viene creato il Terz’Ordine Carmelitano e negli anni successivi.

Nel 1960 si celebra con particolare solennità il primo decennale di costituzione della parrocchia.

Il 1961 vede il parroco Padre Nazareno impegnato nella ricostruzione della Chiesa della Madonna del Rosario. In Ottobre lascia la parrocchia al successore, Padre Alfonso Cerasoli. Nell’Aprile 1962 c’è la Visita Pastorale del Vescovo Mos. Tito Mancini, che insedia ufficialmente Padre Alfonso. Le offerte dei fedeli consentono intanto di procedere nei numerosi lavori alla Chiesa della Madonna del Rosario (tetto, presbiterio, nuovo altare) realizzati negli anni ’63, ’64, ’65.

Il 29 Giugno 1965 per la prima volta nella Chiesa del Carmelo viene officiata la Messa sull’altare rivolto al popolo.

Sorge forte in questi anni l’esigenza di un Oratorio che intrattenga cristianamente anche durante la settimana bambini della Scuola elementare e Media. Grazie all’impegno di alcune Signorine e di Padre Umberto è possibile dare il via all’iniziativa fortemente voluta da Padre Alfonso. Anche il Rosarionelle famiglie (una famiglia per sera) si fa strada a poco a poco sotto la direzione del nuovo parroco, Padre Vincenzo Taraborelli, che resta alla guida fino al 1970. Gli subentra Padre Giovanni Iascone.

DAGLI ANNI ’70 AGLI ANNI ’80

Sono questi gli anni nei quali Santa Marinella conosce lo sviluppo maggiore e più disordinato di tutto il dopoguerra. A decine giungono famiglie da molte regioni italiane. Uno dei maggiori problemi è ricostruire una loro identità sociale e cristiana, onere, questo, che la Parrocchia si trova a dover affrontare in tutte le sue dimensioni. Lo stesso impatto, sulla cristianità, delle ricadute del Concilio Vaticano II è duro sulla fragile struttura della Parrocchia. Sono questi gli anni del terrorismo e della contestazione giovanile contro tutto ciò che rappresenta Stato e ordine. Fortunatamente la presenza in Santa Marinella di numerose Congregazioni religiose consente ai parroci (Padre Giovanni Iascone, Padre Mario Serra e Padre Elia Iacobucci), di affrontare il peso crescente dei problemi di istruzione e formazione cristiana.

DAGLI ANNI ’80 IN POI

Con l’arrivo di Padre Angelo Duca nel 1982 le innovazioni postulate dal Concilio Vaticano II cominciano a diventare realtà. Ci si riferisce alla partecipazione dei laici in tematiche, impegni e corresponsabilità una volta demandate ai soli religiosi.

Il cammino della Parrocchia appare più produttivo, poichè i parrocchiani si vedono chiamati in prima persona a funzioni essenziali per la crescita della Comunità.

La stessa lunga permanenza di Padre Angelo (9 anni) è un fattore positivo per la continuità della pastorale e per la fiducia reciproca che si viene a creare tra parroco e parrocchiani nel comune lavoro di tutti i giorni. Le stesse iniziative del Presepe Vivente, realizzato presso la Chiesa del Rosario, e della Cena di Beneficenza, dalla prima nel 1987 in poi, ne sono la dimostrazione.

In questo periodo vengono eseguiti anche notevoli lavori di ampliamento e ristrutturazione, sia alla Chiesa del carmelo che a quella del Rosario.

Padre Mario si inserisce nel consolidamento e nel miglioramento di un’organizzazione parrochiale già avviata e porta un notevole contributo pr lo slancio giovanile di cui è dotato.

Una delle realizzazioni più significative che prendono corpo è quella della riformulazione in termini più concreti dell’attività degli organismi parrocchiali formati dai laici: Consiglio Parrocchiale, Gruppo del Volontariato, Gruppi di Ascolto della Parola, tanto per citarne alcuni.

La partecipazione alle iniziative si fa più convinta proprio a conferma del fatto che la corresponsabilizzazione suscita motivazioni ed entusiasmi.

Ne è dimostrazione la realizzazione (peraltro già impostata da Padre Angelo con la costruzione dei campi da bocce), del Centro Sociale per Anziani, che consente anche a questa fascia d’età di sentirsi meno emarginati dal contesto sociale. Sono anche attuati in questi anni numerosi lavori, quali la costruzione del piccolo campanile alla Chiesa del Rosario e consistenti migliorie alle strutture della Chiesa del Carmelo.

Un evento illuminante della fine degli anni ’90 è stata la Visita Pastorale del Vescovo Antonio Buoncristiani, che ha mobilitato all’unisono tutte le forze della Parrocchia, facendo sentire ciascuno come un membro unico ed essenziale del Corpo Mistico di Cristo.